Sicurezza a scuola: dl 159/2025 e Legge di Bilancio 2026, misure contraddittorie e insufficienti
Per un verso estese le assicurazioni per gli studenti a carico dell’INAIL, per altro verso tagli per l’edilizia scolastica in legge di bilancio. Per la FLC CGIL scelte incoerenti e inadeguate all’emergenza quotidiana che vive il Paese.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre è stato pubblicato il Decreto-legge 31 ottobre 2025, n.159, recante “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile”.
Ecco le misure con ricadute sui nostri settori. Articolo 5 – Formazione e cultura della sicurezza. Viene destinata una quota stabile di risorse INAIL per la promozione della cultura della salute e sicurezza, attraverso percorsi formativi che coinvolgono il sistema di Istruzione e Formazione Professionale, gli istituti tecnici, gli ITS Academy, le università e l’alta formazione artistica e musicale. Articolo 6 – Requisiti per chi eroga formazione. Tramite un Accordo tra Stato e Regioni, saranno individuati criteri e requisiti uniformi per l’accreditamento dei soggetti che erogano formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Articolo 7 – Sicurezza nei percorsi scuola-lavoro (PCTO). Viene estesa la copertura assicurativa INAIL anche agli infortuni che possono verificarsi durante il tragitto tra l’abitazione e il luogo in cui si svolge l’attività del percorso. Escluse dalle convenzioni tra scuole e imprese ospitanti le attività considerate ad elevato rischio. Modifica al D.Lgs. 81/2008 – Educazione alla sicurezza nelle scuole. Si attribuisce all’INAIL il compito di promuovere campagne informative e progetti formativi nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica.
In parallelo, in queste settimane è in discussione la Legge di Bilancio 2026, che tra le altre materie, si occupa anche di scuola e sicurezza. Si prevede, infatti, una riduzione delle risorse destinate all’edilizia scolastica nel triennio 2026-2028, con il rinvio degli investimenti al 2029. Una scelta che ritarda interventi urgenti di messa in sicurezza, manutenzione e adeguamento degli edifici e che, inevitabilmente si traduce nell’immediato in minori possibilità di manutenzioni e messe in sicurezza, un incremento di risorse promesse nel futuro e quindi con la realtà di scuole che continuano a operare in condizioni strutturali critiche.
Il nostro commento
Dalla lettura integrata dei due provvedimenti, è evidente che l’investimento in sicurezza per il Governo Meloni non rappresenta una priorità. Infatti, mentre nel nostro Paese si continua a morire sul lavoro e le morti registrate dall’INAIL indicano una media di più di tre vittime al giorno, appare evidente che il tema della sicurezza non può essere affrontato solo con interventi settoriali o formali, ma richiede una strategia organica che tenga insieme prevenzione, condizioni di lavoro, investimenti e vigilanza. Anche se è certamente opportuna la copertura INAIL prevista dal Dl 195/2025, per il tragitto casa lavoro degli studenti impegnati in esperienze di formazione scuola lavoro, permane il vincolo alle ore obbligatorie degli ex PCTO oggi diversamente nominati, ma sempre parimenti pericolosi, considerato che nell’ultimo anno l’INAIL ha denunciato ben 2100 incidenti. A questo si aggiunge il tema degli ambienti educativi e la Legge di Bilancio riduce le risorse destinate all’edilizia scolastica nel triennio 2026-2028, rinviando gli interventi al 2029. Una scelta che arriva in un momento in cui molte scuole necessitano di opere urgenti di manutenzione, messa in sicurezza e adeguamento. Allo stesso tempo, la manovra non prevede alcun rafforzamento delle misure per la salute e la sicurezza nelle scuole, né interventi sugli organici che permetterebbero una gestione ordinata e controllata degli spazi. Resta inoltre da chiarire l’uso estensivo delle risorse INAIL previsto dal decreto. L’ente viene chiamato a finanziare formazione, incentivi alle imprese, campagne informative e interventi educativi. Ma, senza un rafforzamento del ruolo delle parti sociali nella definizione degli indirizzi, l’INAIL rischia di essere considerato semplicemente un serbatoio di risorse e non un soggetto pubblico che orienta politiche strutturali di prevenzione e riduzione degli infortuni.
A parere della FLC CGIL si determina nei fatti un paradosso: si interviene sui percorsi esterni, con fondi INAIL, mentre gli ambienti interni rimangono spesso inadeguati, per la mancanza di investimenti veri: c’è il rischio che le studentesse e gli studenti risultino più tutelati in un’attività esterna che dentro le loro aule.






