Ultima modifica: 3 gennaio 2020
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Importanti novità in materia pensionistica nella legge di Bilancio per il 2020: prorogati i termini per la maturazione dei requisiti per l’Opzione donna e l’Ape sociale

Mentre è in atto il posticipo al 10 gennaio 2020 delle istanze on line per le dimissioni dal servizio per il personale della scuola, importanti novità in materia pensionistica sono presenti nella legge di Bilancio per il 2020 , valide per tutti i settori della Conoscenza.

Il comma 476 dell’articolo 1 della Legge 160/2019 prevede la proroga al 31 dicembre 2019 dei requisiti validi per l’accesso alla pensione anticipata, cosiddetta Opzione donna: 58 anni di età anagrafica (59 per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contribuzione, secondo il calcolo del sistema contributivo.

All’Opzione donna si applicano le disposizioni per il differimento del trattamento pensionistico di 12 mesi; per il personale della Scuola e del settore AFAM, continuano a trovare applicazione le specifiche disposizioni di settore.

Al fine di usufruire del pensionamento col sistema Opzione Donna, per i settori Scuola e AFAM viene posticipata al 29 febbraio 2020 la data entro cui il personale a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche e delle Istituzioni AFAM può presentare domanda cartacea di cessazione dal servizio con effetti dall’inizio dell’anno scolastico o accademico.

Vengono prorogati sino al 31 dicembre 2019 i benefici derivanti dall’APE sociale. I termini per la maturazione dei requisiti per l’APE sociale sono coerentemente spostati a tutto il 2020, per cui l’INPS dovrà riaprire il sistema per la certificazione dei requisiti.

L’art. 11 comma 3 della legge 162/2019 ( così detto Milleproroghe) proroga fino al 31 dicembre 2022, per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche, i termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria relativi ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2015.

Una novità è introdotta dal comma 483 dell’articolo 1 della legge 160/2019. E’ prevista infatti, previa comunicazione scritta all’INPS, la possibilità di iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali per:

  • pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico ‘‘Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica, già iscritti all’INPDAP’’
  •  i dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse dalla predetta gestione speciale di previdenza.

Per il personale della Scuola e delle istituzioni AFAM si rimane in attesa di apposite disposizioni del MIUR per la riapertura dei termini delle dimissioni cartacee per il pensionamento tramite l’Opzione donna con la proroga dei requisiti e per l’accesso al trattamento in Ape sociale.