Ultima modifica: 4 giugno 2020
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Scuola: emergenza sanitaria e lavoro ATA durante lo svolgimento degli esami di Stato

La nostra scheda di approfondimento con una particolare attenzione al profilo di collaboratore scolastico.

04/06/2020

I provvedimenti governativi, che sono stati emanati in questo periodo di emergenza epidemiologica e le relative note ministeriali, hanno fornito le indicazioni operative necessarie per riorganizzare il lavoro del personale ATA ed assicurare esclusivamente il funzionamento dei servizi essenziali ed indifferibili, individuati da ciascuna scuola.

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All’ingresso nella fase 2 dell’emergenza sanitaria, le scuole superiori di secondo grado hanno rivisto le attività indifferibili (DPCM del 26 aprile 2020 e Direttiva n. 3 Ministero della Pubblica Amministrazione), ampliando il novero di quelle in presenza, per assicurare il necessario supporto alla loro ripresa, per la quale è stato emanato uno specifico protocollo da parte del Comitato Tecnico Scientifico (19 maggio 2020) ed è stata sottoscritta un’Intesa tra Ministero dell’Istruzione e sindacati (19 maggio 2020), che contiene le linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami di Stato e la compatibilità delle attività con la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli alunni.

Per le rimanenti scuole, si continua a disporre della presenza del personale in sede solo se indispensabile, adottando la necessaria programmazione e rotazione con turnazioni e sempre con l’assunzione di tutte le misure di sicurezza idonee a prevenire il contagio. Il resto del personale continua a lavorare in modalità agile.

contenuti dell’Intesa, in sintesi, sono i seguenti:

  • Un Help desk per le scuole con numero dedicato per le questioni sulla sicurezza.
  • Un tavolo permanente nazionale per monitorare costantemente la situazione.
  • Un tavolo permanente regionale con funzione di raccordo con i territori.
  • Una sanificazione preliminare degli ambienti da parte di ditte esterne specializzate, qualora indicato dalla competente autorità sanitaria regionale (ASL, in caso di Covid). Le operazioni specifiche da effettuare per l’igienizzazione dei locali non richiedono una competenza o una formazione specifica e sono eseguibili da parte del personale Collaboratore scolastico perché rientra negli ordinari compiti contrattuali.
  • Risorse da trasferire alle scuole per coprire ogni necessità.
  • La convenzione tra il Ministero e la Croce Rossa Italiana che sarà a disposizione delle scuole per la preparazione e l’informazione del personale e per l’attivazione dei presidi sanitari con la sua vigilanza.
  • La possibilità che le prove d’esame si svolgano a distanza, laddove le autorità competenti lo dispongano in base alle locali condizioni epidemiologiche.
  • L’esonero dall’esame in presenza, da parte del medico competente (medico di base), per il personale scolastico in situazione di fragilità e con fattori di rischio.
  • L’erogazione alle scuole, da parte del Ministero, di maggiori risorse, necessarie per l’attuazione delle indicazioni contenute nel Documento tecnico scientifico.

Dovrà essere stipulata anche un’Intesa nelle scuole (tra RSU e Dirigente) per garantire il regolare svolgimento degli esami di Stato in osservanza delle misure precauzionali, in particolare, con riferimento ai dispositivi di sicurezza, igienizzazione e utilizzazione degli spazi, informazione e formazione del personale e degli utenti, riconoscimento dell’intensificazione del lavoro per i collaboratori scolastici e/o eventuale lavoro straordinario.

Il collaboratore scolastico è una figura professionale multiforme che ha tra i compiti principali anche quello dell’igienizzazione degli ambienti scolastici e della sicurezza, funzioni collegate con la qualità stessa di tutta l’offerta formativa.
Come sappiamo, nell’anno scolastico 2020, l’internalizzazione dei servizi svolti dalle imprese di pulizie, ha riportato la pulizia delle scuole nell’ambito della loro piena competenza.
La funzione del collaboratore in ambito scolastico è anche quella di tenere salubri gli ambienti e l’aria, le superfici, gli spazi (interni ed esterni) e gli arredi e suppellettili, il loro riordino, nonché la loro custodia e sorveglianza generica, oltre che ai compiti diretti alla sicurezza per prevenire i possibili rischi al benessere e all’incolumità delle persone che frequentano la scuola.
In base alle indicazioni contenute sul Documento scientifico del CTS, il collaboratore scolastico si occupa delle operazioni di pulizia ordinaria, che sono dirette ad eliminare in maniera più accurata e continua la sporcizia e ad abbassare la carica microbica con materiali detergenti. Quindi, a lui compete l’igienizzazione dei locali, degli arredi e delle suppellettili con detergenti neutri ed, eventualmente, con soluzioni disinfettanti, cioè materiali a base di alcool e ipoclorito di sodio, che sono già usati comunemente nelle scuole, e che dovranno essere messi a disposizione, assieme alle protezioni necessarie.
Inoltre, la funzione del collaboratore scolastico continua ad esplicarsi sotto l’aspetto della sicurezza dei luoghi (le cui misure sono integrate dalle disposizioni sulla protezione e distanziamento) che vengono affidati alla sua responsabilità (è coinvolto anche nelle Commissioni per la sicurezza) onde poter intervenire efficacemente se si creano delle situazioni di criticità o di pericolo (la vigilanza degli alunni e la loro permanenza negli ambienti scolastici e il controllo degli adulti che accedono alla scuola; il presidio dei percorsi separati di entrata ed uscita).
Tutti questi compiti si stanno rivelando fondamentali per fronteggiare l’emergenza sanitaria e consentire la ripresa della funzionalità della scuola, di conseguenza, essi vanno valorizzati e riconosciuti in modo appropriato in ambito contrattuale.