Ultima modifica: 30 maggio 2025
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Nuove Indicazioni Nazionali: dopo l’appello al Presidente Mattarella, FLC CGIL e associazioni scrivono a docenti e genitori

Due lettere per fare rete contro la deriva formativa e culturale della scuola e del Paese

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Dopo la giornata di studio e mobilitazione con oltre mille partecipanti presso l’Università Roma3, la conferenza stampa alla Camera dei Deputati e la lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la FLC CGIL assieme alle associazioni e le realtà rappresentative del mondo della scuola, dell’università, della ricerca, della cultura e della società civile torna a ribadire il rifiuto delle Nuove Indicazioni Nazionali e a rivendicarne una riscrittura condivisa e partecipata.

Dalla presentazione del documento ministeriale, infatti, sindacato e associazioni hanno denunciato una pericolosa involuzione della cultura democratica della Scuola e del Paese, attraverso un processo di revisione unidirezionale, ideologico, identitario e anacronistico. La scuola italiana, al contrario, non può essere ridotta a strumento di propaganda ideologica per nessun governo in carica, ma deve rimanere luogo di dialogo, confronto e responsabilità diffusa per una crescita culturale, democratica e aperta al futuro.

Ed è proprio in virtù di questa convinzione che la FLC CGIL e le realtà associative diffondono oggi due lettere destinate a due anime imprescindibili della comunità educante, quella degli educatori e degli insegnanti e quella dei genitori. Nei testi, i promotori evidenziano i punti critici delle Nuove indicazioni nazionali, a partire da un’idea di scuola che esclude i più fragili, non rimuove gli ostacoli, ma aggrava le disuguaglianze, contravvenendo ai principi costituzionali e compromettendo l’orizzonte formativo e culturale non solo della scuola ma del Paese tutto. Inoltre, viene chiesto ai docenti e ai genitori di fare rete, valorizzando il ruolo centrale degli organi collegiali o diffondendo il documento del Tavolo interassociativo “Per una scuola democratica e costituzionale”, inviando la lettera al Presidente Mattarella, ma, soprattutto, partecipando in prima persona alle iniziative sui territori e sostenendo la costituzione di reti locali, in vista di una manifestazione nazionale nel prossimo autunno.