Ultima modifica: 10 giugno 2025
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Scuola, FLC CGIL: su preside Montessori affermazioni prive di fondamento con obiettivo di screditarci

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

Roma, 9 giugno – “Apprendiamo dai giornali di ‘area’ che una dirigente scolastica lamenterebbe di essere stata mobbizzata dalla nostra organizzazione, senza peraltro produrre alcun tipo di dettaglio sugli atti che avrebbero determinato questa situazione. Riteniamo di trovarci di fronte ad affermazioni prive di fondamento, su cui procederemo per tutelare, nelle sedi opportune, la FLC CGIL e il personale di quella scuola”.  E’ quanto si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza sulla vicenda che vedrebbe coinvolta la preside dell’IIS Montessori di Roma.

“Intendiamo, invece, mettere in evidenza come ormai da tempo si sia strutturato ‘un metodo’ per intimidire i docenti, i dirigenti scolastici, il personale ATA e le stesse famiglie. Tale metodo si sostanzia di articoli a batteria pubblicati dagli stessi giornali, spesso e volentieri ‘sollecitati’ da esponenti politici locali o altre figure disperatamente in cerca di visibilità o accreditamento politico e la predisposizione di interrogazioni parlamentari in appoggio, con la richiesta di ispezioni”. Continua la nota.

“L’obiettivo – spiega il sindacato di categoria- è quello di esporre all’opinione pubblica e quindi screditare, minacciare e ridurre al silenzio chi svolge la propria funzione in ossequio ai principi costituzionali di libertà di insegnamento, dell’autonomia scolastica e nel rispetto degli organi collegiali di scuola. Dunque, c’è da domandarsi: chi mobbizza chi? Chi ha il potere a scuola e dispone di giornali e parlamentari compiacenti? O chi si difende dal basso con gli strumenti della partecipazione e della democrazia?”.

“La FLC CGIL – conclude la nota – difenderà sempre la scuola della Costituzione, luogo dove si esercita e si costruisce conoscenza e pensiero critico e tutelerà il personale scolastico che merita rispetto e non i giochetti politici del potente di turno”.