Saldi estivi da Valditara: un anno in più di ITS vale come laurea breve
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 3 luglio – Il ministro Valditara promette riforme congiunte con il ministero dell’Università: con un solo anno aggiuntivo si assicura ai diplomati ITS il conseguimento della laurea breve.
Forti critiche giungono dalla FLC CGIL: “Si tratta dell’ennesimo tentativo del ministro di sponsorizzare il percorso 4+2 della filiera tecnologico professionale, un progetto di riforma poco apprezzato dalle famiglie e dagli studenti italiani, che solo per lo 0,09% lo hanno scelto per l’anno scolastico 2025/26”.
Per il sindacato di categoria: “Non sono bastate le conferenze di servizio con i direttori regionali e i dirigenti scolastici di tutta Italia, i comunicati altisonanti e le pressioni dirette e indirette a cui abbiamo assistito per due anni, oggi il ministro si inventa una ulteriore gratificazione: la possibilità di riconoscere agli ITS (biennio successivo al diploma quadriennale) crediti sufficienti per essere equiparati al biennio iniziale del percorso universitario. Quale sarà la prossima offerta? Un viaggio premio per chi affronta la filiera 4+2?”.
“Al contrario di quanto proclamato dal ministro, ribadisce la FLC CGIL, questa operazione svilisce e mortifica la dignità di percorsi diversi, confondendo il livello e la specificità della formazione con una semplice raccolta di crediti formativi, utilizzabili a prescindere dalla coerenza e dalla consistenza di percorsi che hanno finalità diverse. Tutto ciò sminuisce fortemente anche il ruolo dell’autonomia universitaria nella preparazione dei programmi di formazione. Infatti, già oggi, gli Atenei, a seguito di specifiche convenzioni con gli ITS, possono riconoscere, a particolari segmenti formativi, un certo numero di CFU coerenti con i percorsi universitari: niente a che vedere con una operazione concordata a tavolino tra i ministri di Istruzione e Università”.
“Sarebbe il caso di realizzare investimenti per migliorare la qualità della scuola, invece di ostinarsi a sponsorizzare in ogni modo un modello di formazione quadriennale che diminuisce la preparazione degli studenti ed è guardato con sospetto da docenti e famiglie”, conclude la FLC CGIL.