Ultima modifica: 30 aprile 2025
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Decreto Legge 45: gli emendamenti della FLC CGIL

Il nostro sindacato propone il superamento delle maggiori criticità dell’inopportuna riforma degli istituti tecnici, l’eliminazione del precariato docente e ATA nella scuola statale, più stringenti controlli sulle forti distorsioni delle scuole paritarie

Come annunciato in sede di audizione sul DL n. 45 del 7 Aprile 2025 presso la VII Commissione del Senato, la FLC CGIL ha inviato ai parlamentari le proprie proposte di revisione del testo in funzione del superamento delle maggiori criticità dell’inopportuna riforma degli istituti tecnici, l’eliminazione del precariato nella scuola pubblica, più stringenti controlli sulle forti distorsioni delle scuole paritarie.

In particolare per gli Istituti tecnici la FLC CGIL si propone di salvaguardare il monte ore di istruzione generale, di non intaccare l’autonomia delle scuole sul piano didattico-educativo quale si configura con l’introduzione del Comitato tecnico-scientifico, di escludere i nuovi istituti tecnici dalla sperimentazione della filiera tecnologico-professionale per evitare una inutile e dannosa sovrapposizione.

Per quanto riguarda il provvedimento concernente l’ormai insostenibile precarietà del sistema scolastico italiano che conta oltre 200 mila docenti precari e 60 mila ATA, la FLC CGIL, con i suoi emendamenti, si propone di riportare l’organico di fatto nel diritto, avviare procedure di stabilizzazione dei docenti che possiedono i requisiti necessari per poter insegnare, per esempio per aver già superato precedenti prove concorsuali, e superare il limite del turn over che impedisce di effettuare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti per quanto riguarda i profili ATA. In particolare il piano assunzionale dei docenti dovrà essere preceduto dalla costituzione delle graduatorie degli idonei di tutti i concorsi e procedere secondo l’ordine cronologico dell’indizione degli stessi.

Sulle disfunzioni e le irregolarità delle scuole paritarie la FLC CGIL richiama l’attenzione sui difetti di fondo del sistema indicando nella medesima legge istitutiva, la 62/2000, le clausole da modificare: colpire l’andazzo del rilascio di certificazioni informatiche e di certificati di lavoro fasulli; istituire un sistema trasparente di reclutamento del personale docente e ATA, con la costituzione di graduatorie per titoli analoghe a quelle delle scuole statali e rendendo vincolante, per ottenere la parità, l’utilizzo di CCNL sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali realmente rappresentative; abolire la facoltà di ricorrere a personale volontario, che si traduce in tantissimi casi in prestazione gratuita di lavoro in funzione di un’ipotetica successiva assunzione.