Emendamenti sul reclutamento della FLC CGIL sul decreto legge 45/2025
Frenare l’indizione frenetica di nuovi concorsi e assumere tutti gli idonei, rispettando l’ordine cronologico dei concorsi
È iniziato presso la 7ª Commissione permanente del Senato (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) l’iter di conversione del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45.
La norma, con l’art. 2, interviene sulla materia del reclutamento dei docenti, prevedendo l’integrazione delle graduatorie dei concorsi PNRR nella misura del 30% dei posti messi a bando e la costituzione di elenchi regionali di docenti che abbiano superato un concorso ordinario dal 2020 in poi, cui attingere in caso di esaurimento delle graduatorie utilizzabili per le assunzioni.
La FLC CGIL ha predisposto diversi emendamenti inerenti il reclutamento, che puntano ai seguenti obiettivi:
- costituzione di graduatorie dei concorsi PNRR 2023 e 2024 che includano tutti gli idonei e non abbiano una scadenza temporale
- scorrimento delle graduatorie da cui attingere per le immissioni in ruolo rispettando l’ordine cronologico di indizione dei concorsi, senza penalizzazioni per gli idonei dei concorsi del 2020
- rispetto del termine del 31 agosto per le immissioni in ruolo, perché cambiare i docenti in corso d’anno scolastico complica la gestione delle supplenze e delle assunzioni, fa slittare l’anno di prova e formazione e mette in difficoltà le scuole e gli studenti
- salvaguardia per gli idonei del concorso straordinario 2020, che sono poche centinaia in tutta Italia e sono stati ingiustamente esclusi dalle assunzioni nel 2024/25.
A questi temi si aggiunge la forte richiesta della FLC CGIL di operare una netta inversione di rotta su tutta la materia:
- serve innanzi tutto una maggiore trasparenza sui dati delle immissioni in ruolo e delle supplenze;
- occorre riallineare la tempistica dei corsi abilitanti con quella dell’anno scolastico: i ritardi con cui sono stati gestiti i percorsi del 2023/24 e 2024/25 hanno determinato ricadute negative sia su chi doveva fare i corsi di completamento per poter ottenere l’assunzione a tempo indeterminato, sia per i precari che vorrebbero utilizzare l’abilitazione per inserirsi nelle graduatorie di prima fascia o negli elenchi aggiuntivi
- bisogna fermare l’indizione frenetica di nuovi concorsi e assumere tutti gli idonei sui posti vacanti
- occorre un’estensione dell’organico che permetta di riassorbire i “posti in deroga” e “in organico di fatto” nell’organico di diritto, per fare le assunzioni a tempo indeterminato e ridurre l’impatto del precariato nel sistema della scuola italiana.