Ultima modifica: 30 aprile 2025
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Scuola, la circolare di Valditara lede la libertà d’insegnamento. FLC CGIL: va ritirata

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

30/04/2025

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Roma, 30 aprile – “Le indicazioni contenute in una nota inviata dal Ministro Valditara a tutte le scuole, avente per oggetto “assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti da svolgere a casa”, costituiscono una vera e propria ingerenza nelle prerogative delle istituzioni scolastiche, nell’autonomia professionale e nella libertà di insegnamento dei singoli docenti.” È quanto si legge in una nota della FLC CGIL.

“Il tono paternalistico e moralista – continua la nota-  risulta insopportabile da parte di un Ministro che, anziché farsi carico dei problemi reali della scuola italiana e delle condizioni di lavoro degli insegnanti e del personale Ata, a partire da quelle salariali, si preoccupa di questioni di natura metodologico-didattica che, per loro natura, competono ai singoli docenti e agli organi collegiali e in quella sede possono e devono essere affrontate e risolte”.

“Inoltre, il rilievo e l’enfasi posti su un problema del tutto residuale rischiano di acuire situazioni di conflittualità tra docenti e famiglie e di svilire ulteriormente l’autorevolezza della scuola come istituzione e come luogo di crescita e di confronto democratico a cui la Costituzione affida il compito di formare le nuove generazioni”, spiega la FLC CGIL.

“Ricordiamo che lo stesso Ministro con una serie di discutibili controriforme, a partire da quella sulla valutazione, ha contribuito a peggiorare il lavoro degli insegnanti italiani. Anche le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo riscritte da una Commissione incaricata dallo stesso Valditara perseguono il medesimo scopo: ridurre l’autonomia scolastica e la docenza a funzioni esecutive di prescrizioni provenienti dall’alto”.

Per la FLC CGIL: “Siamo ormai al populismo ministeriale e non al rispetto di chi, nonostante stipendi bassi e condizioni difficili, fa quotidianamente il proprio dovere. La nostra organizzazione, dalla parte delle scuole che respingono con forza ogni tentativo di ingerenza e di imposizione dell’ideologia di Stato, esprime disapprovazione per le modalità e i contenuti della nota e ne chiede l’immediato ritiro”.