Ultima modifica: 9 luglio 2025
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Ricorso decreto continuità sostegno: il Consiglio di Stato non accoglie l’appello nella fase cautelare

Ma si riserva in sede di merito di sollevare la questione della legittimità costituzionale della norma

Il Consiglio di Stato, a seguito del ricorso in appello proposto dalla Flc Cgil avverso l’Ordinanza del TAR del Lazio che aveva dichiarato come il Sindacato ed i ricorrenti non avessero interesse ad impugnare il DM 32/2025 sulla continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, in data 2 luglio 2025 ha pubblicato un’ordinanza con la quale ha ritenuto che non sussistessero i motivi d’urgenza per pronunciarsi sulla domanda di sospensiva, rilevando come l’eccezione di incostituzionalità delle norme, sollevata dalla FLC Cgil nel ricorso di appello stesso, dovesse trovare una definizione all’esito di un’udienza di merito.

Ciò comporta che nella fase di discussione di merito della causa, i giudici valuteranno l’opportunità di sottoporre alla Corte Costituzionale la questione della legittimità della normativa che ha trovato esecuzione con il DM impugnato rispetto ai principi costituzionali tra i quali l’art. 97 della Costituzione.

È quanto sostiene la Flc Cgil rispetto ad una disposizione che lede i diritti dei docenti precari e non è risolutiva dei bisogni delle alunne e degli alunni con disabilità.